martedì 6 maggio 2014

Gregor: La prima profezia, Suzanne Collins




AUTORE: Suzanne Collins
CASA EDITRICE: Mondadori
ANNO DI PUBBLICAZIONE: 2013
È il primo volume della nuova pentalogia firmata Suzanne Collins, autrice già famosa in Italia per la saga di Hunger Games. Il libro narra le vicende di Gregor, un ragazzo undicenne che vive a New York assieme alla madre e alle sorelle. La sua vita è cambiata da quando il padre è misteriosamente scomparso senza lasciare traccia, lasciando la famiglia in difficoltà. Ciò che Gregor non si aspetta è che, nel tentativo di evitare una caduta nella lavanderia della sorellina di due anni, Boots, si ritrova catapultato in un mondo sotterraneo, chiamato Sottomondo, in cui vivono umani dalla pelle bianchissima e dagli occhi viola, che devono convivere con scarafaggi e pipistrelli giganti e combattere ratti e ragni spaventosi.
Una storia di guerra e di amicizia, un'avventura adatta ai ragazzi, ma che è anche capace di far riflettere su temi importanti come la povertà e la guerra, il valore della famiglia e lealtà. La storia è  studiata per una fascia di lettura tra 10 e 15 anni e la narrazione è semplice e essenziale. Non ci sono strutture grammaticali complesse e le frasi sono brevi oltre che chiare. I sentimenti non sono resi nelle loro sfumature più tenui  forti, ma ben definiti.  Non si parla cioè di come bene e male siano confusi ma si ha un'idea di cosa sia giusto e cosa sbagliato, senza arrivare a comprendere il significato profondo di questi due ideali.
Anche gli eventi sono abbastanza consequenziali ed intricati al minimo. I segreti e le trame non sono subito svelati ma sono intuibili. E i personaggi, benchè non ci si dilunghi in descrizioni, sono ben delineati. Consiglio questo libro a tutti gli amanti del fantasy e dell' avventura e a chi, come me, piace prendersi una "pausa" dal mondo reale ed immergersi in una magica avventura. 
"..Vedi, mi sono stancata della continua paura, così ho preso una decisione. Ogni giorno, quando mi sveglio, mi dico che quello sarà il mio ultimo giorno. Se non cerchi di tenerti stretta la vita, non hai poi tanta paura di perderla."
Gregor pensò che quella fosse la cosa più triste che qualcuno gli avesse mai detto.
Non riusciì a ribattere.
"E poi, se ce la fai fino all'ora di andare a dormire, sei felice perchè hai imbrogliato la morte per un'altra giornata- aggiunse-Lo capisci?"


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