lunedì 19 gennaio 2015

The Help, Kathryn Stockett







Titolo: “The Help”
Autrice: Kathryn Stockett
Anno di pubblicazione: 2009







La storia è ambientata negli anni '60 a Jackson(tra le città con il più alto tasso di omicidi tra bande), Mississippi, nel profondo sud degli Stati Uniti d'America, in un periodo  profuso di rivendicazioni  contro il razzismo e lo sfruttamento dei bianchi nei confronti dei neri, anni dell’integrazionismo, dei discorsi di Martin Luther King, anni in cui Bob Dylan inizia a testimoniare con le sue canzoni la protesta nascente e il colore della pelle è ancora un ostacolo insormontabile.
Il problema del razzismo riguarda sia le donne bianche che nere. In quegli anni non era ammesso che una donna bianca potesse andare controcorrente. La donna doveva seguire il marito non solo nella vita ma anche nelle idee.
Il libro affronta le angherie e tutte le vessazioni possibili e immaginabili subite dalle cameriere di colore in certi ambienti narrando le vite delle tre protagoniste che s’intrecciano indissolubilmente:
una ragazza bianca coraggiosa e due cameriere nere che alzano la testa, uscendo dal conformismo, di fronte a quella realtà impregnata di ignoranza e razzismo e denunciano situazioni ormai accettate passivamente e sottaciute: “Lo sappiamo tutti che ci sono queste leggi, ma non ne parliamo. Questa è la prima volta che le vedo scritte.” 
Senza tralasciare episodi drammatici e storici, la narrazione contrappone la vita di donne bianche e benestanti a quella delle loro cameriere di colore, che vivono tutto il giorno al loro servizio  e come viene ricordato: “…a sorprendermi è la dicotomia tra affetto e disprezzo”.
Il romanzo mostra una realtà che spesso è più vicina di quanto si pensi e abbraccia tanti temi: il razzismo, la violenza sulle donne, l’aborto, la malattia fisica e patologica e l’amore.
Il messaggio che credo voglia lasciare la scrittrice è quello di combattere, perché al di là delle diversità, ciò che conta è il cuore e nulla ha più significato che averlo colmo di orgoglio della propria diversità. A tale proposito, mi hanno toccato le storielle raccontante ai bambini per trasmettere loro con semplicità come affrontare le diversità.
L’insegnamento fondamentale è: "Siamo semplicemente due persone e non sono molte le cose che ci separano. Molte meno di quanto si pensi". 
Uno dei pezzi più divertenti nel libro? Quello delle due fette (chi lo ha letto capirà), mi ha sorpresa, un po' disgustata, ma soprattutto sbalordita... che idea!

The Help è narrato in prima persona e al presente storico da tre forti voci femminili. 
Con la giusta leggerezza, la trama, in grado di strapparti qualche risata ogni tanto pur trattando un argomento importante, senza sminuirlo né farcirlo di retorica, coinvolge il lettore  immergendolo  completamente nella storia e nei luoghi.
Tale libro è un coro gospel che innalza il suo canto contro le regole.
Perché integrazione e melting pot sono parole dal suono meraviglioso.
E’ perciò un inno alla solidarietà e all’intraprendenza femminile, ma anche un esempio di impegno, volontà e di come sia possibile per tutte le donne, anche le più svantaggiate, riuscire a realizzare le proprie ambizioni, superando stereotipi e ingiustizie. Fa pensare solo a una cosa: integriamoci tutti nel mondo!

Stockett è riuscita a dipingere un variopinto affresco di un triste capitolo della storia americana, quello della segregazione razziale (pratica che consiste nella restrizione dei diritti civili su base razzista) legalmente regolamentata.
“The help” oltre ad essere un libro straordinario, dal 2011 è anche un film .











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