martedì 26 maggio 2015

Il lupo della steppa, Hermann Hesse

TITOLO: Il lupo della steppa
AUTORE: Hermann Hesse
EDITORE: Mondadori
ANNO DI PUBBLICAZIONE: 1995

Il romanzo si basa non su fatti reali ma sulle sensazioni, sui pensieri e sulle emozioni del protagonista, il cui nome è Harry Haller. Il suo viaggio interiore non è da considerarsi negativo per via della sua visione distorta e pessimista della realtà. Al contrario è una guarigione, intesa come l'affrontare la paura che l'uomo ha di se stesso, e soprattutto, di ciò che lui rappresenta in mezzo agli altri. Vive da emarginato in una condizione che, in apparenza, lo soddisfa, dal momento che si sente orgoglioso della sua superiorità rispetto alla borghesia dominante, da lui considerata vuota e portatrice di ideali vacui, scadenti. L'isolamento nel quale si rinchiude, incapace com'è di sentire la realtà allo stesso modo dei suoi simili, lo condurrà però a un'estrema sofferenza, sino alla decisione del suicidio, da lui visto come l'unica soluzione possibile. Proprio quando Harry decide di porre fine alle sue sofferenze, ecco spuntare l'ambigua Erminia, una donna all'apparenza spensierata e felice, ma in realtà dotata di un'intelligenza fuori dal comune. Si mostra subito capace di comprendere alla perfezione lo stato d'animo del protagonista, sino a diventare la sua intima confidente. In lei le due metà, l'uomo e l'animale, si sono perfettamente fuse, creando un essere capace allo stesso tempo di comprendere in profondità le vicende umane, e di rimanerne ferita, a differenza dello sventurato protagonista. Erminia gli farà da maestra nell'insegnargli tutte le gioie che la vita è in grado di offrire, fino a fargli apprezzare la realtà che fino a quel momento aveva allontanato con forza. Un libro ben scritto, con una caratterizzazione dei personaggi perfetta, perché espressa attraverso ciò che pensano e sono e non soltanto per come appaiono. Il finale non è di comprensione immediata, perché tutto il romanzo è costruito su più livelli di significato che lo rendono oscuro ed enigmatico se letto con superficialità e disattenzione.

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