giovedì 4 giugno 2015



 




"Cogito ergo soffro,
Quando pensare troppo fa male."


di Giorgio Nardone con Giulio De Santis

Saggi, Ponte alle grazi Editore

Anno di publicazione: 2011










Iniziando da un bilancio dello sviluppo intellettuale dell’Uomo Occidentale, l’autore si propone di percorrere nuovamente lo sviluppo della razionalità tramite l’esercitazione del dubbio nelle conoscenze come filosofia, scienza, psicologia: a  tutte queste associa il “dubbio” come metodo di indagine verificandone il suo superamento.
La cosa più ingannevole avviene quando questo metodo viene applicato alla vita reale e quotidiana: tra i problemi e gli errori, o le occasioni mancate riconosce che in molti casi tendiamo a cadere  in un auto inganno, ci illudiamo di poter risolvere una crisi amorosa, un dubbio amletico, una decisione cruciale affidandoci alla critica come rassicurazione.
Altre volte cerchiamo la certezza nelle "verità rivelate", religiose, scientifiche o ideologiche.
Questa strategia di superamento si trasforma così  da strumento infallibile della scienza umanistica in fonte di incertezza se non addirittura di sofferenza psicologica nella nostra vita reale.
In queste pagine Giorgio Nardone affianca i presupposti teorici all'indagine clinica, proponendo soluzioni terapeutiche "calzate sul problema" e ispirate al modello strategico. Sulla scia di Kant, è necessario "riorientare" strategicamente il pensiero per riscoprirne le potenzialità: anziché ostinarci a cercare le risposte, dovremmo preoccuparci di formulare meglio le domande.

Video con intervista a Giorgio Nardone
                                          https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh_YwiHTNLDEC6bUv87PPDIdVWkH-LhtPpNGFX0gcd4lfxG7jBrT8LLxzvAASGAR5oBNKMbcdYwRpGduer9sNDr6fDylSv7Rkz-Q99nh_QjVH7K08x87VbpjadPLTrNizOTWrSDPBD_p1tB/s1600/Tears.jpg

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