mercoledì 16 aprile 2014

La solitudine dei numeri primi, Paolo Giordano












TITOLO: La solitudine dei numeri primi
AUTORE: Paolo Giordano
CASA EDITRICE: Mondadori 
ANNO DI PUBBLICAZIONE: 2008

Questo libro parla della storia di due ragazzi, una ragazza di nome Alice e  un ragazzo di nome Mattia. Entrambi i ragazzi hanno vissuto da piccoli delle terribili esperienze che  hanno segnato le loro esistenze. Per i coetanei sono diversi e vengono esclusi, fra di loro sono simili ma allo stesso tempo divisi. Alice e Mattia si incontrano ad un certo punto della loro vita e diventano amici. Una volta adulti però non riescono a rimanere uniti, si separano e soffrono la mancanza l'uno dell'altra perché si sentono soli e nessuno sembra poterli capire fino in fondo. I protagonisti sono come numeri primi, così descrive Mattia il rapporto con Alice: sono molto vicini, quasi si sfiorano ma non saranno mai veramente uniti.
Nella serie infinita dei numeri naturali, esistono alcuni numeri speciali, i numeri primi, divisibili solo per se stessi e per uno. Se ne stanno come tutti gli altri schiacciati tra due numeri, ma hanno qualcosa di strano, si distinguono dagli altri e conservano un alone di seducente mistero. Fra questi, esistono poi dei numeri ancora più particolari e affascinanti, gli studiosi li hanno definiti "primi gemelli": sono due numeri primi separati da un unico numero. L'11 e il 13, il 17 e il 19, il 41 e il 43… come questi numeri viene descritto il loro rapporto: Mattia e Alice, i protagonisti di questo romanzo, sono così, due persone speciali che viaggiano sullo stesso binario ma destinati a non incontrarsi mai. Sono due universi implosi, incapaci di aprirsi al mondo che li circonda, di comunicare i pensieri e i sentimenti che affollano i loro abissi. La consapevolezza di essere diversi dagli altri non fa che accrescere le barriere che li separano dal mondo fino a portarli a un isolamento atrocemente arreso. Le descrizioni quasi elementari dei primi capitoli, quando le vite di Mattia e Alice devono ancora incrociarsi, lasciano il posto a una profondità di pensiero imprevedibile e inaspettata. Tutta l'umanità scartata dagli altri scrittori entra nelle pagine di Paolo Giordano. É un romanzo che ci cresce tra le mani, che parte in sordina per scoppiare nel finale.
 

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