titolo: La casa dei quattro venti
autrice: Elif Shafak
casa editrice:rizzoli 1’ edizione
Anno di pubblicazione:????
Ambientato in Turchia in un paese sull’Eufrate, racconta la storia di due gemelle : Pembe ( destino rosa) e Jamila (abbastanza bella) nomi scelti dalla madre. Pembe diverrà l’allevatrice del paese nonché guaritrice, considerata quasi sacra dalla gente. Jamila invece,andrà ad abitare a Londra, si sposerà e avrà tre figli, due maschi e una femmina. Qui conoscerà il tradimento ed i maltrattamenti di un marito che era stato costretto dalla famiglia a sposare Jamila perché era la primogenita, mentre era innamorato di Pembe. Lasciata dal marito che fuggirà in Oriente con una ballerina, Jamila incontra un altro affetto; ma secondo la cultura e la religione del suo paese d’origine, una moglie non può tradire il marito. Per lavare il disonore portato alla famiglia, non essendoci il padre, il maggiore dei suoi figli la vuole uccidere, pugnalandola per strada; ma sbaglia persona: uccide invece Pembe, che era andata a Londra a trovare la sorella e che, essendone la gemella, le somigliava moltissimo. L’assassino non si accorge dello sbaglio, è convinto di aver ucciso la madre. Solo quando uscirà di prigione, dopo aver scontato la pena, saprà dell'equivoco, verrà informato della morte della madre che nel frattempo si era trasferita nel paese dell’Eufrate, nella casa della sorella uccisa e non potrà così chiederle il perdono che avrebbe calmato il rimorso che lo tormenta.
Ambientato in Turchia in un paese sull’Eufrate, racconta la storia di due gemelle : Pembe ( destino rosa) e Jamila (abbastanza bella) nomi scelti dalla madre. Pembe diverrà l’allevatrice del paese nonché guaritrice, considerata quasi sacra dalla gente. Jamila invece,andrà ad abitare a Londra, si sposerà e avrà tre figli, due maschi e una femmina. Qui conoscerà il tradimento ed i maltrattamenti di un marito che era stato costretto dalla famiglia a sposare Jamila perché era la primogenita, mentre era innamorato di Pembe. Lasciata dal marito che fuggirà in Oriente con una ballerina, Jamila incontra un altro affetto; ma secondo la cultura e la religione del suo paese d’origine, una moglie non può tradire il marito. Per lavare il disonore portato alla famiglia, non essendoci il padre, il maggiore dei suoi figli la vuole uccidere, pugnalandola per strada; ma sbaglia persona: uccide invece Pembe, che era andata a Londra a trovare la sorella e che, essendone la gemella, le somigliava moltissimo. L’assassino non si accorge dello sbaglio, è convinto di aver ucciso la madre. Solo quando uscirà di prigione, dopo aver scontato la pena, saprà dell'equivoco, verrà informato della morte della madre che nel frattempo si era trasferita nel paese dell’Eufrate, nella casa della sorella uccisa e non potrà così chiederle il perdono che avrebbe calmato il rimorso che lo tormenta.
Questo romanzo ci racconta a cosa possono portare la rigidità di un popolo, le superstizioni e la discriminazione sulle donne. Queste, considerate inferiori all’uomo e indotte a matrimoni combinati dalla famiglia, sono spesso vittime prima sottomesse al padre, poi al marito, protagoniste di infelicità e a volte di vere e proprie tragedie.

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