L’EDUCAZIONE (IM)POSSIBILE, ORIENTARSI IN UNA SOCIETA’ SENZA PADRI.
Vittorino Andreoli
SAGGI RIZZOLI.
2014 RCS LIBRI S.P.A., MILANO.
Il saggio si occupa della confusione che spesso è alla base della situazione famigliare odierna.
Quelli che ne risentono di più sono i bambini, disorientati perchè le situazioni che si creano attorno a loro sono le più incerte e mutabili. Spesso queste situazioni portano a trascurare l’esigenza principale del bambino che necessita di punti fermi che gli trasmettano quella sicurezza, indispensabile per acquisire una maggior stabilità psicologica e fiducia in se stesso, durante le delicate fasi della sua crescita.
Ad aggravare ulteriormente la situazione vi è la pluralità delle figure di riferimento che caratterizza oggi la famiglia,ulteriore causa della loro inquietudine e disobbedienza.
Maleducati, trasgressivi, immaturi: così vengono definiti i giovani oggi.
Le colpe e responsabilità che emergono dalla lettura di questo saggio sono attribuite inevitabilmente ai soggetti e alle situazioni che li circondano.
Per riuscire a contrastare questo fenomeno di “mala-educazione”, c’è chi invoca un ritorno alla disciplina tra le mura domestiche e chi accusa la scuola di aver abbandonato il suo ruolo pedagogico.
Per Vittorino Andreoli, da sempre attento osservatore del disagio psicologico degli adolescenti e dei loro compagni più adulti, invece, il fallimento educativo è un malessere profondo che riguarda tutti, genitori e no, e che può essere risolto solo con uno sforzo comune attraverso la giusta educazione del fanciullo.
“Educare vuol dire trasformare un figlio in un uomo o una donna capaci a loro volta di diventare padri e madri. E per farlo dobbiamo tenere conto dei sentimenti che sono parte indispensabile di ogni processo di crescita.”
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