IL GIOVANE HOLDEN, J.D. SALINGER

Titolo: Il Giovane Holden
Autore: J.D. Salinger
Casa editrice: Einaudi
Anno di pubblicazione: 1951
Si tratta di romanzo che narra il punto di vista di un giovane ragazzo 16/17 anni di nome Holden Caulfield, di come vede la realtà e il mondo che lo circonda. La storia si apre con una veduta di una partita di rugby della squadra del college, alla quale sta "assistendo", mente e pensieri altrove, il giovane protagonista. Quella che sta guardando sarà l'ultima sua partita in quella scuola, a causa della sua bocciatura per i risultati scarsi e della conseguente sua espulsione dal college di Pencey. In seguito Holden, non sapendo bene dove andare, decide di recarsi a New York dove vivono i genitori con la sorellina, del tutto ignari dell'accaduto. Da questo viaggio in poi gli accadranno delle piccole avventure di tutti i generi, sia positive che negative, vagando nella grande metropoli per più di tre giorni. Farà conoscenza con nuovi individui, riscoprirà e rincontrerà personaggi a lui cari in passato. Uno dei suoi "obbiettivi", se si possono definire così, sarà quello di trovare la vecchia Phoebe, la sorella minore, definita da Holden come una delle persona più legate a lui.
"Il Giovane Holden" è scritto in prima persona e questa azzeccata scelta dell'autore fà sì che il personaggio principale e i suoi pensieri emergano con evidenza di più nel racconto. Salinger utilizza un linguaggio appropriato all'adolescente, con un lessico un po' ripetitivo (vattelappesca, eccetera eccetera, compagnia bella) e a volte anche infantile e volgare. L'uso della prima persona nel romanzo lega subito al primo impatto Holden con il lettore, creando tra i due quasi un legame empatico. Infatti il racconto più che una trama vera e propria, presenta una stesura di eventi dettagliati fino al particolare che condizionano lo stato d'animo del protagonista. Questa successione di scene, queste scelte prese istintivamente e precipitosamente si collegano al periodo di crisi adolescenziale, da cui tutti sono passati. Il carattere anticonformista, spavaldo, menefreghista e ribelle di Holden è delineato dagli atteggiamenti del ragazzo durante il suo "sbilanciamento interiore", e tutto viene visto con occhio critico. Sta di fatto che alla fine egli esibisce il suo lato buono, consapevole e voglioso di andare avanti. Nel complesso questo libro descrive alcuni episodi delle prime esperienze di vita, facendo trasudare dolore, gioia e emozioni contrastanti.
I romanzi in prima persona di solito non mi fanno impazzire ma, come in questo caso, se sono scritti bene, sono di gran lunga migliori di quelli in terza persona, per il fatto che coinvolgono di più il lettore. Mi sono immedesimata in certi aspetti di Holden, che, analizzati nei più piccoli dettagli nelle varie vicende mi hanno fatto riflettere su me stesso. Consiglio questo libro a tutti coloro che hanno attraversato una crisi giovanile e si vogliono immergere nel completo mondo instabile del giovane Holden.

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